
In informatica con il termine backup, copia di sicurezza o copia di riserva si indica la replicazione, su un qualunque supporto di memorizzazione, di materiale informativo archiviato nella memoria di massa dei computer, siano essi stazione di lavoro o server, al fine di prevenire la perdita definitiva dei dati in caso di eventi malevoli accidentali o intenzionali. Si tratta dunque di una misura di ridondanza fisica dei dati, tipica delle procedure di disaster recovery.
L'attività di backup è un aspetto fondamentale della gestione di un computer: in caso di guasti, manomissioni, furti, ecc., ci si deve assicurare che esista una copia dei dati, in modo da realizzare una ridondanza logico/fisica degli stessi. Se poi parliamo di un server in cui sono conservati dati e procedure di importanza rilevante come nel caso di Enti Pubblici o Pubbliche Amministrazioni il backup è un accorgimento assolutamente necessario ed irrinunciabile.
Se la legge di Murphy fosse riscritta oggi ci sarebbe di certo un corollario dedicato alle disgrazie informatiche, e in particolare a quelle che riguardano la perdita dei dati. Alzi la mano chi non si è mai trovato nella condizione di rimandare (a oltranza) la copia dei propri preziosissimi file (documenti di lavoro, ma anche foto, musica e altri affetti digitali) per poi ritrovarsi in lacrime davanti a una malaugurata schermata nera. Se poi parliamo di dati di interesse pubblico il panorama, in un tale malaugurato caso, diviene veramente drammatico!
Se credi che un buon back up sia sufficiente per metterti al riparo da qualsiasi sciagura sappi che ti sbagli. Il rischio che qualche malintenzionato e/o sprovveduto possa danneggiare, volutamente o meno, la copia dei tuoi dati non è poi così remoto. Ecco perché è buona norma fare il cosiddetto back-up del backup, una seconda copia di tutti dati più importanti (da aggiornare magari con minore frequenza rispetto a quella principale), da conservare preferibilmente in un luogo diverso da quello di lavoro ad una distanza anche notevole al fine di rispettare anche le prescrizioni di legge in termini di disaster recovery. La prudenza, come si dice in questi casi, non è mai troppa.